La Casa Picena è stata accuratamente ricostruita basandosi su ipotesi derivanti da evidenze di scavi nel territorio marchigiano, seguendo i principi dell'archeologia sperimentale. Questo significa che è stata realizzata con le stesse tecniche costruttive e gli stessi materiali utilizzati nell'antichità. Con un tetto di tegole in latterizio e un basamento costituito da un muro di pietra e terra, la casa si erge su una struttura portante completamente in legno. Le pareti, realizzate con impasto di terra cruda e paglia, sono dotate di uno strato isolante di canne di fiume, garantendo coibentazione ed elasticità nel tempo. Internamente, la casa si compone di un ampio spazio comunitario con focolare, arredi semplici e giacigli, mentre un piccolo ambiente adiacente all'ingresso è utilizzato come ricovero attrezzi e spazio per la trasformazione dei cibi. Oltre al mobilio, la casa è arricchita da una varietà di attrezzi da lavoro, suppellettili in ceramica e corredi di armi, tutti riprodotti attraverso l'archeologia sperimentale e copie di reperti provenienti da vari siti archeologici del territorio. I reperti originali relativi a quanto presente nella casa sono oggi esposti nei più importanti musei delle Marche.
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